Il caso della sparizione di Guo Guangchang

Chi è Guo Guangchang?

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Nella foto: Guo Guangchang – su shanghaidaily.com

Non tutti forse sanno come è andato a finire il caso della sparizione di Guo Guangchang (in caratteri Cinesi: 郭广昌), classe 1967, l’undicesima persona più ricca di tutta la Cina secondo Forbes, che lo menziona nella sua “China’s rich list”.

Il celebre imprenditore plurimiliardario è a capo del colosso Cinese “Fosun International Limited”, azienda fondata da lui e da altri tre ex colleghi universitari nel 1992. Guo è inoltre membro della 12° conferenza politica consultiva del popolo Cinese.

Guo Guangchang è conosciuto in Cina anche con il soprannome di “Warren Buffet Cinese“, per via della sua abilità nel fare affari e delle strategie di crescita che ha scelto per il suo gruppo. Ha infatti focalizzato il suo core business nel mercato delle assicurazioni, per poi utilizzare i proventi derivanti da questa attività spostandoli su investimenti in diversi settori, che si sono rivelati molto redditizi.

Il caso di Guo Guangchang e la lotta alla corruzione in Cina

Il nome di Guo Guangchang è balzato agli onori della cronaca Europea poco meno di un mese fa quando, a partire dall’11 Dicembre 2015, è sparito nel nulla, diventando, praticamente, irreperibile a chiunque.

L’imprenditore era stato visto per l’ultima volta giovedì 10 Dicembre 2015 presso l’aeroporto di Shanghai. Dopo che la notizia della sua sparizione è filtrata, i mercati avevano immediatamente iniziato a speculare su un possibile coinvolgimento di Guo nella maxi inchiesta lanciata dal governo Cinese contro la corruzione, come riportato da Forbes.

L’azienda Fosun International, che, tra i suoi investimenti vanta operazioni nel campo minerario, siderurgico, immobiliare, turistico (controlla, tra gli altri, il Club Med), dell’intrattenimento (è socio del Cirque du Soleil) e farmaceutico, ha rapidamente rassicurato gli investitori, dicendo che l’amministratore stava fornendo la sua assistenza alle autorità Cinesi per un’inchiesta in corso, senza approfondire i motivi di questa collaborazione.

Tuttavia, data la situazione, l’azienda, quotata alla borsa di Shanghai ed a quella di Hong Kong, ha dovuto sospendere le azioni, per via della perdita di fiducia degli investitori, conseguente alla sparizione del suo amministratore delegato.

La vicenda si è conclusa, poi, quattro giorni dopo, con l’arrivo ad un meeting aziendale del presidente di Fosun International, fissato per lunedì mattina, a Shanghai. Ovviamente, non una parola è uscita dalla sua bocca circa questo periodo di collaborazione con le autorità, ma diverse sono le voci che circolano a riguardo: secondo la stampa Cinese ed Americana, Guo Guangchang non è indagato per corruzione dalla polizia Cinese, ma pare che alcune sue dirette conoscenze lo siano, ed a questo si deve il suo coinvolgimento nelle indagini.

La giornalista Yue Wang, su Forbes, riporta che le autorità Cinesi hanno diramato una nota nella quale dichiarano che stanno indagando uno dei Senior Executives di Fosun, Ji Gang (che ha ricoperto in precedenza la carica di segretario di partito e di pubblico ministero per la Procura di Shanghai) per sospette gravissime violazioni disciplinari. Non è ancora chiaro se queste violazioni siano avvenute durante il suo periodo di lavoro presso Fosun oppure precedentemente.

Altre fonti citano come origine del caso della temporanea sparizione di Guo Guangchang il legame della Fosun con Wang Zongnan, personaggio di spicco nel mondo industriale di Shanghai, travolto dall’inchiesta anticorruzione lanciata dal presidente Cinese Xi Jinping.

Wang Zongnan è stato il presidente del gruppo statale Bright Food, ed è stato condannato a 18 anni di carcere per corruzione. Secondo quanto riportato dall’agenzia governativa Xinhua, i genitori di Wang Zongnan avrebbero comprato a Shanghai due ville fatte costruire dalla Fosun di Guo Guangchang a un prezzo considerato “di favore”. Wang Zongnan, quindi, per sdebitarsi, seguendo le regole delle Guanxi, potrebbe aver utilizzato la propria posizione per cercare di ottenere dei benefici per Fosun International, ma non ci sono prove a comprovare questa tesi, ed il gruppo ha sempre negato questo legame con Zongnan.

Resta il fatto che le inchieste volute dal governo Cinese per combattere la corruzione stanno iniziando a portare i loro frutti, ed anche ad ampliarsi sempre di più nel settore privato. Vedremo nel prossimo articolo quali sono le conseguenze di questa maxi-inchiesta che sta coinvolgendo il mondo dell’economia e della finanza Cinese.

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Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.