I sessanta Tài Suì

Oggi continuiamo ad approfondire la filosofia e le tradizioni Cinesi. Parleremo dei sessanta Tài Suì, divinità minori del pantheon Taoista, strettamente legati al Wu Xing ed allo zodiaco Cinese.

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cinesespresso – i sessanta Tài Suì. Nella foto, statua di un Signore della Guerra via Pixabay

Chi sono i sessanta Tài Suì?

Secondo la filosofia Taoista, il regno dei Cieli è governato dall’Imperatore di Giada, la divinità più potente tra tutte. L’Imperatore di Giada è molto impegnato nel mantenere pace, ordine e prosperità nel regno dei Cieli, ma l’Imperatore di Giada ha anche altri incarichi: il grande potere che egli possiede è tale da permettergli di governare il regno terrestre, cosa che però riesce a fare solo se aiutato dai suoi fidi Generali.

I Generali dell’Imperatore, altrimenti detti Granduchi di Giove, sono sessanta, e sono chiamati, per l’appunto, 岁 (in Pinyin: Tài Suì).

Così come l’Imperatore di Giada amministra il Regno Celeste, ognuno dei Generali governa, a turno, il Regno Terrestre, esercitando la propria influenza nell’arco di un anno. Una volta concluso il suo compito, il Tài Suì viene sostituito da un suo pari, per ritornare a governare 60 anni dopo.

I Tài Suì hanno diverse caratteristiche, carattere, aspetto ed attitudini, e le loro peculiarità determinano le fortune di ogni mortale durante l’anno.

I più appassionati al Feng Shui avranno già capito che il numero sessanta, che contraddistingue il numero dei Generali, non è casuale: è infatti il risultato della moltiplicazione dei dodici animali dello zodiaco Cinese per i cinque elementi del Wu Xing.

Per tale ragione, ad ognuno de i sessanta Tài Suì, corrisponde un animale dello zodiaco Cinese ed un elemento, tra i cinque del Wu Xing.

I Cinesi ritengono che i Tài Suì prendano nota di tutto quello che gli esseri umani fanno, sia nel bene che nel male. Per questo motivo è molto importante comportarsi in maniera corretta, evitando di fare qualsiasi cosa che possa offendere il Tài Suì nel suo anno, altrimenti la divinità si adirerà e dispenserà enorme sfortuna al malcapitato che ha osato indisporlo.

Ma non è solo chi si comporta male ad essere malvisto dal Generale Celeste, come abbiamo detto, ogni Tài Suì è influenzato da un animale dello zodiaco Cinese, ed egli tenderà a sfavorire chi appartiene al segno opposto a quello che lui rappresenta, penalizzando particolarmente chi si vede associato all’elemento del Wu Xing (metallo, acqua, legno, terra, fuoco) opposto, rispetto a quello del Generale Celeste. Allo stesso modo, il Tài Suì tenderà a proteggere e favorire chiunque sia nato sotto il segno che egli rappresenta, con particolare attenzione a chi è nato dello stesso segno e possiede il suo stesso elemento del Wu Xing (tra metallo, acqua, legno, terra, fuoco).

Considerando quindi che i sessanta Tài Suì si alternano ciclicamente, di anno in anno, nell’arco di 60 anni, ecco che per i Cinesi, il compimento del sessantesimo anno di età diventa una ricorrenza particolarmente importante: è considerato l’unico momento della vita in cui ci si può ricongiungere al proprio Tài Suì, il generale celeste che governava il mondo nell’anno della propria nascita.

Volete sapere quanti sono e come si chiamano i Tài Suì e qual è il vostro? Non perdete il prossimo articolo.

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Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.