Da Lu Ming a Feng Ji

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Nella foto: tempio Taoista, immagine via Pixabay

Continuando ad elencare le biografie e le opere più rilevanti dei sessanta Generali Celesti, ecco di seguito tutto ciò che concerne i prossimi Tài Suì, da Lu Ming a Feng Ji:

19 Lu Ming

Il Generale Lu Ming nacque durante la dinastia Ming a Tong Ling, nella regione dello Anhui. Durante il sesto anno del regno di Tian Shun (1462), divenne un mandarino.
A lui piaceva molto studiare e non c’era un singolo giorno che non spendesse sui libri.
Come ministro della corte imperiale, era sempre molto corretto nello svolgere le sue mansioni e non cercava mai di favorire o impressionare i suoi superiori per entrare nelle loro grazie.
Una volta, a Lu Ming capitò di dover intervenire in una disputa fra due fratelli circa un’eredità e Lu Ming ascoltò pazientemente entrambi, consigliandoli con sincerità e rispetto. Questo suo comportamento colpì così tanto i due fratelli che smisero di litigare tra loro e continuarono da quel momento in avanti ad andare d’accordo vivendo in armonia insieme.
Per via dell’atteggiamento fermo e sicuro di Lu Ming nel portare avanti i propri compiti, ne derivava sempre che lui traesse conclusioni appropriate e giuste in ogni situazione.
Tutte le volte che veniva avviato un grande cantiere, lui era in grado di completare il progetto molto prima di quanto stabilito, suscitando, ogni volta, la meraviglia e lo stupore del popolo.

20 Wei Ren

Wei Ren nacque durante la dinastia Ming a Hua Zhou, nella regione dello Shangxi. Studiò duramente durante la sua infanzia e nell’anno 1403 divenne un mandarino, mentre l’anno dopo gli fu assegnato un ruolo come insegnante.
L’insegnante di Wei Ren era stato portato in tribunale dalla sua ex moglie, ed era finito in prigione. Wei Ren si risolse quindi a portare con sé il bambino del suo maestro e si mise ad aspettare al lato della strada che passasse la carrozza imperiale.
Quando l’imperatore passò finalmente davanti a loro, Wei Ren lo intercettò e gli presentò la sua petizione per scarcerare il proprio maestro e mentore, e si inginocchiò davanti all’imperatore.
Nonostante i tentativi di bloccarlo da parte delle guardie, la determinazione di Wei Ren gli permise di parlare faccia a faccia con l’imperatore, che venne toccato dalle sue parole e dalla sua determinazione, e che decise quindi di leggere la petizione di Wei Ren
e successivamente di scarcerare il suo maestro.

21 Fang Jie

Il Tài Suì Fang Jie nacque durante la dinastia Song nel Fujian, negli anni tra il 1208 ed il 1224 divenne ufficiale del distretto di Tong’an, nel Fujian. Durante il suo mandato, Fang Jie aiutò la popolazione riducendo le tasse, accelerando i ricorsi in appello e cancellando molti casi datati ma ancora pendenti in tribunale, migliorò gli argini dei fiumi per favorire l’agricoltura e censì i terreni ritenuti fertili e produttivi per attribuirli equamente.
Egli fu molto dedito al suo lavoro, educò i contadini perché traessero maggiori benefici nel sapere e non si sottomise mai ad autorità di grado superiore soltanto per il proprio tornaconto. Per anni ed anni Fang Jie venne considerato il migliore ufficiale di tutta la regione.
La gente del posto lo considerava un uomo di valore per tre motivi principali: il primo era che tutte le terre della regione erano state rese produttive e non c’erano terreni fertili che fossero abbandonati o non coltivati. In secondo luogo non c’erano vagabondi nel paese perché tutti erano occupati con il proprio lavoro nelle terre, e come terzo motivo: non c’erano prigionieri nelle carceri che attendevano di essere giudicati da tempo immemore, perché tutti venivano giudicati equamente ed in breve tempo.
Per questi motivi, Fang Jie era amato, lodato ed acclamato da tutta la popolazione.

22 Jiang Chong Questa è la breve storia del Gran Generale Jiang Chong: egli nacque durante la dinastia Yuan a Dong Yang. Fin da piccolo era modesto ed onesto, aveva l’abitudine di non dire mai bugie ed era molto riservato. Quando Jiang Chong era in compagnia, era un uomo di poche parole, come se fosse troppo timido per esprimersi di fronte ad altri.
Tuttavia, quando c’erano dispute, litigi o dissapori tra i suoi amici, egli sapeva dire poche, semplici parole, che andavano dirette al punto della questione ed erano veritiere ed oneste. Ciò fece sì che gli altri, che lo ascoltavano, acquisissero fiducia in quello che Jiang Chong diceva. Jiang Chong non proveniva da una famiglia benestante, vestiva in maniera modesta e mangiava in maniera modesta, al punto da ritrovarsi senza nulla di cui cibarsi a volte. Anche quando la sua casa era in pessime condizioni, danneggiata da neve e tempesta, ma i suoi vicini avevano bisogno di un aiuto, lui non esitava mai ad offrire una mano a chi ne avesse bisogno, anche a suo discapito.
Nel villaggio, la terra coltivata era l’unica fonte di cibo ed unica risorsa per gli abitanti. Se i terreni agricoli dei vicini erano inadeguatamente arati, ed essi cercavano aiuto da Jiang Chong per prendere a prestito un po’ del suo terreno, lui non mancava mai di offrire loro assistenza. Jiang Chong era molto rispettato nel paese per la sua grande moralità.
Quando Jiang Chong si ammalò, in tarda età, non ci fu un giorno in cui le persone del villaggio non lo andassero a trovare e quando morì fu pianto a lungo e da tutti.
23 Bai Min

Il Gran Generale Bai Min nacque durante la dinastia Ming a Mindi, nella regione del Fujian. Nel diciottesimo anno del regno dell’imperatore Hong Wu (1385) Bai Min divenne ufficiale di distretto della città di Chao Zhou, nella regione del Fujian.
Mentre era in servizio, Bai Min istituì scuole e riformulò le tasse su agricoltura ed allevamento di bachi da seta.
Era onesto ed incorruttibile e conduceva uno stile di vita retto e disciplinato.
In quel tempo le maree erano molto forti, sommergendo spesso ampie aree destinate alla coltivazione del riso ed a causa di questo fenomeno incontrollabile, molti contadini andavano incontro a carestie oppure erano costretti a vendere i propri figli per pagare l’affitto delle terre e le tasse.
Bai Min si fece portavoce della sua gente, presentando la situazione alla corte dell’imperatore ed ottenendo un esenzione dalle tasse per coloro i quali avessero subito inondazioni e danni alle proprie risaie e guadagnando, in cambio, il rispetto e la stima duratura della popolazione del Fujian.

24 Feng Ji Il Tài Suì Feng Ji nacque durante la dinastia Ming a Hu Guang, nella regione del Guangdong. Negli anni dell’imperatore Hong Wu (1368-1398) superò l’esame di stato per diventare mandarino.
Ricevette mandato di trasferirsi nel distretto di Hu Guang Yue Zhou, ora Hu Nam.
In quegli anni, molti contadini senza cibo né terre si riunivano sotto il controllo di pochi leader e si dedicavano al brigantaggio. La criminalità, nella zona, era fuori da ogni controllo.
Feng Ji prese la situazione in mano andando direttamente nel quartier generale dei banditi per negoziare. Questi lo accolsero con il dovuto rispetto, abbassando le armi ed accettando di intavolare una discussione che alla fine, portò all’amnistia.
In questo modo, l’annoso problema delal presenza di fuorilegge senza controllo venne rapidamente risolto.
Durante gli anni di carestia, Feng Ji si preoccupò di preparare sufficienti scorte di cibo per prevenire rivolte e suggerì anche alla corte dell’imperatore di utilizzare le stesse precauzioni. L’imperatore fu molto colpito dalla capacità amministrativa di Feng Ji e decise di premiarlo con una promozione.

Queste sono le storie dei generali celesti che vanno da Lu Ming a Feng Ji, che si sono distinti prevalentemente per le loro opere come amministratori di territori difficili o poco presidiati.

Anche nelle biografie dei Tài Suì che si estendono da Lu Ming a Feng Ji trionfano sempre i più comuni valori confuciani, con la sola differenza che, dopo aver visto biografie di capi militari, insegnanti e letterati, ora iniziano ad apparire biografie di capi politici.

Vuoi vedere l’elenco di tutti i Tài Suì per trovare il tuo? Vai a questo articolo.

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Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.